La Fondazione FS Italiane

La Fondazione FS italiane custodisce e gestisce il grande Patrimonio storico delle Ferrovie italiane: costituita il 6 marzo 2013 riunisce sotto la sua tutela un parco di rotabili storici composto da oltre 400 mezzi di cui circa 200 operativi, i fondi archivistici e bibliotecari, i musei di Pietrarsa e Trieste Campo Marzio e le linee ferroviarie un tempo sospese, oggi recuperate ad una nuova vocazione turistica con il progetto «Binari senza Tempo».

Organi direttivi

Il 6 marzo 2013 dagli amministratori delegati di FS Italiane, Trenitalia e RFI, nella qualità di Soci Fondatori, sono stati sottoscritti l’Atto costitutivo e lo Statuto della Fondazione. Da dicembre 2015 il Ministero Beni e delle Attività Culturali e del Turismo è “aderente istituzionale” alla Fondazione FS.

La Presidenza è affidata al Prof. Andreatta Mons. Liberio, già Amministratore Delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi.

La Direzione Generale è affidata all’ Ing. Luigi Cantamessa.

La sede “Villa Patrizi”

La Fondazione FS ha sede nel complesso di Villa Patrizi a Roma, un edificio storico di grande pregio che ospita anche la holding FS italiane ed il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

La sua struttura è articolata: il “Palazzo delle Ferrovie” – così ribattezzato dai romani – è costituito da due corpi di fabbrica di cui uno con quattro lati e l’altro con cinque, il “pentagono”. Nel dopoguerra fu aggiunta un’ala di 8 piani sul retro, il cosiddetto edificio ex Motorizzazione Civile, e con alcune sopraelevazioni si portarono i piani dell’edificio a sette.

Dal punto di vista architettonico, di particolare rilievo è il cortile centrale, detto della “Fontana dei pesci”, che presenta un elegante porticato quadrangolare a due ordini di arcate e sul quale si affacciano proprio gli ambienti della Fondazione FS italiane.

Le sale occupate dalla Fondazione sono state riqualificate ed arredate con mobili provenienti dalle Direzioni compartimentali FS d’epoca: al loro interno hanno trovato perfetta collocazione gli archivi e la Biblioteca Centrale – che conserva un patrimonio unico di volumi di storia e tecnica ferroviaria con pubblicazioni in alcuni risalenti alla metà dell’Ottocento – e al primo piano si trovano gli uffici di un Ente che con la storia si trova pienamente a suo agio.

Archivio

Nel nuovo portale archivistico hanno trovato la giusta collocazione tutti i materiali documentari che raccontano minuziosamente oltre 150anni della storia ferroviaria italiana. Più di 13.000 disegni, 60.000 fotografie e 150 cinegiornali, insieme a 400 volumi di orario ferroviario, sono stati restaurati e digitalizzati ed oggi consultabili da appassionati e curiosi.

La biblioteca

Nella Biblioteca trovano la propria collocazione oltre 40mila volumi a tema ferroviario – tra monografie, collane e riviste –raccolti e custoditi nel tempo dagli uomini e dalle donne delle ferrovie italiane. Questo vasto patrimonio è conservato oggi a Villa Patrizi a Roma, sede della Fondazione FS, catalogato secondo gli standard internazionali biblioteconomici e, soprattutto, disponibile per essere consultato.

Grazie al catalogo online infatti studiosi, addetti ai lavori e appassionati possono conoscere tutto il patrimonio librario, per poi prenderne visione nella sala di consultazione.

Oggi la Biblioteca conserva:

  1. Periodici storici ferroviari editi tra ‘800 e ‘900 in Italia e all’estero. Tra questi il «Bollettino delle strade ferrate» (Torino 1850), il primo periodico italiano a carattere ferroviario e la «Rivista Tecnica delle Ferrovie Italiane» (1912‐1940), che nel dopoguerra venne sostituita da «Ingegneria Ferroviaria», periodico più importante del settore, ancora oggi edito dal CIFI – Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani.
  2. Statistiche ferroviarie. In Biblioteca, tra gli altri compendi statistici, è conservata la serie completa della «Relazione statistica annuale» che racconta l’andamento della società ferroviaria dal 1867 al 1992, quando fu sostituita dal Bilancio annuale.
 
  1. Testi normativi e inchieste parlamentari. Sono qui raccolti tutti i documenti che contengono norme e disposizioni, ma anche volumi che raccontano l’iter di un certo disegno di legge, a testimonianza del grande interesse pubblico per le ferrovie. Nei 50 anni seguiti l’Unità d’Italia, infatti, la gestione delle ferrovie e il piano del loro sviluppo erano al centro dei dibattiti politici e dell’attenzione della stampa.
  1. Documenti cartografici. Si tratta di documenti estremamente rari e preziosi, che risalgono fino al periodo preunitario. Tra le carte più antiche troviamo le rappresentazioni a colori dei profili delle linee ferroviarie realizzate delle Società Meridionali, Mediterranee e Sicule, che consentono di ricostruire il tracciato storico di molte linee ferroviarie con grande precisione.
  2. Documentazione delle ferrovie preunitarie. Testimoniano la nascita e lo sviluppo delle varie reti ferroviarie in tutta Italia e delle attività di promozione – petizioni e proposte – messe in campo dai cittadini.
  3. Opere a carattere generale. Nella sala di lettura della Biblioteca sono conservati anche molti volumi di argomenti vari – dall’Enciclopedia italiana alla Storia dell’Architettura Italiana a testi di marketing, diritto o economia – direttamente a disposizione del pubblico.

La Biblioteca è aperta, previo appuntamento, nei seguenti giorni ed orari:

Martedì ore 9:00 alle 13:00 e ore 14:00 alle 17:00

Giovedì ore 9:00 alle 13:00 e ore 14:00 alle 17:00

Le Sale storiche

Le stazioni ferroviarie italiane custodiscono degli autentici gioielli: le sale d’attesa progettate in passato per famiglie reali e capi di Stato.

Edificate tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del secolo scorso, le Sale storiche sono oggi custodite, restaurate e valorizzate dalla Fondazione FS Italiane.

Suddivise in sale reali e presidenziali e sale d’attesa, le Sale storiche della Fondazione FS conservano affreschi, sculture e arredi originali che hanno segnato diverse epoche e stili del viaggiare.

Un patrimonio di tutti i cittadini che merita di essere scoperto con attività culturali, eventi e mostre.

Dopo il recupero e la valorizzazione dei treni e delle linee ferroviarie storiche e turistiche, le Sale storiche rappresentano la nuova sfida della Fondazione FS.

L’obiettivo è farle diventare parte di una esperienza integrata ad “altra velocità” fatta di viaggi lenti, sostenibili e raffinati.

Un itinerario affascinante che vede la storia e il saper fare italiano intersecare la cultura del viaggio, ridefinendo il valore dell’attesa proprio dentro la stazione ferroviaria, cuore pulsante delle nostre città e palcoscenico della Storia comune e del futuro che avanza.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

ORARI DI APERTURA

MERCOLEDÌ: solo su prenotazione

GIOVEDÌ: dalle 9:30 alle 20:00

VENERDÌ: dalle 9:30 alle 19:30

SABATO, DOMENICA E FESTIVI: dalle 9:30 alle 19:30

Le Officine borboniche

In questo luogo è nata la storia delle ferrovie italiane.

Il 3 ottobre 1839 nel Regno delle Due Sicilie veniva inaugurata la prima strada ferrata d’Italia. Era lunga 7.411 metri e congiungeva Napoli a Portici, sulla stessa direttrice della linea Napoli-Salerno, che oggi costeggia l’area del Museo. Il tragitto fu percorso in 11 minuti da due convogli progettati dall’ingegnere Armand Bayard de la Vingtrie, su prototipo dell’inglese George Stephenson.

L’anno dopo veniva emanato il Decreto Reale per l’acquisto di una prima parte del terreno su cui sarebbe sorto il complesso di Pietrarsa, in una località in cui in epoca napoleonica era di stanza una batteria da costa, a difesa della rada di Napoli.

La sede espositiva è unica nel panorama nazionale, tra i più affascinanti musei ferroviari d’Europa ubicato, tra Napoli e Portici, proprio sul primo tratto di ferrovia costruito nella Penisola.

Adagiato tra il mare e il Vesuvio con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli il sito rappresenta un unicum in Italia sia per la ricchezza dei materiali conservati, sia per il fascino della sede. Si estende su un’area di 36.000 metri quadrati, di cui una parte è occupata da un meraviglioso giardino botanico con piante provenienti da tutto il mondo.

La collezione si compone di oltre 55 rotabili storici collocati negli antichi padiglioni dell’opificio borbonico che, un tempo,  ospitavano i reparti specializzati nelle varie lavorazioni del ciclo produttivo. La visita consente di effettuare un suggestivo viaggio nel tempo dal 1839, anno di inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, fino a giungere a tempi più recenti. Dall’ottocento agli anni 80′ del Novecento locomotive, carrozze, macchinari, modelli e plastici ferroviari diventano i protagonisti unici del sito museale.

Le nostre realizzazioni

06 marzo 2013: gli amministratori delegati di FS Italiane, Trenitalia e RFI, nella qualità di Soci Fondatori, sottoscrivono l’Atto costitutivo e lo Statuto della Fondazione FS; direttore è nominato l’ingegnere bergamasco Luigi Cantamessa

2014: prende il via i progetti di riqualificazione del Museo di Pietrarsa

2014: nasce il progetto «Binari senza Tempo»: nel mese di maggio si inaugura la riapertura della Ferrovia Transiberiana, la Sulmona – Carpinone, chiusa da anni all’esercizio commerciale. L’8 giugno è la volta della Ferrovia dei Templi, Agrigento Bassa – Porto Empedocle, poi della Ferrovia del Lago Palazzolo – Paratico e della Ferrovia della Val d’Orcia Asciano – Monte Antico, che costituiscono il primo nucleo di linee ad esclusivo uso turistico

maggio 2015: riapertura della linea Novara – Varallo Sesia, la quinta tratta inserita nel progetto «Binari senza Tempo».

dicembre 2015: il MIBACT entra a far parte di Fondazione FS come “aderente istituzionale”

febbraio 2016: la linea Ceva – Ormea si aggiunge alle ferrovie di «Binari senza Tempo»

agosto 2016: vengono riaperti alcuni chilometri della linea Avellino – Rocchetta tra le stazioni di Rocchetta e Conza

marzo 2017: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugura il completamento dei lavori di restauro del Museo di Pietrarsa

agosto 2017: è approvata la Legge n°128 che istituisce e regolamenta il sistema delle Ferrovie Turistiche in Italia

settembre 2017: si inaugurano i primi chilometri della Ferrovia del Sannio, da Benevento a Pietrelcina

dicembre 2017: riapre la Ferrovia Pedemontana, nel tratto tra Sacile e Maniago

febbraio 2018: al MIBACT si celebra il biennio d’oro del turismo ferroviario. Vengono presentati importanti progetti quali il recupero e la rifunzionalizzazione degli elettrotreni di lusso Arlecchino e Settebello, insieme al grande progetto di valorizzazione del museo di Trieste Campo Marzio

maggio 2018: vengono integralmente riaperte all’esercizio ferroviario turistico le linee Avellino – Rocchetta e Sacile – Maniago – Gemona

novembre 2018: riapre anche la Asti – Castagnole delle Lanze – Nizza Monferrato che diviene la decima linea di «Binari senza Tempo»

2020: restauro completato dell’ ETR 252 Arlecchino, il mitico elettrotreno è tornato sui binari più belli d’Italia per servizi turistici di lusso.

Nel prossimo futuro…

  • ETR 302 Settebello: lavori avviati per il recupero di questo treno iconico. Le carrozze 6 e 7 saranno riprogettate grazie alla collaborazione con il DIT‐Laboratorio Design Italiano per il Treno che proporrà un redesign utilizzando le più moderne tecnologie
  • ALe601: anche un complesso di ALe 601 è stato inserito nel Parco dei Rotabili Storici della Fondazione FS: saranno a breve ultimati i lavori di recupero e rifunzionalizzazione.
  • Museo di Trieste Campo Marzio: seguendo il modello vincente del Museo di Pietrarsa, il Museo di Trieste Campo Marzio, ex stazione austroungarica, verrà restaurato facendone un luogo unico di incontro tra passato e futuro. I lavori, iniziati nel maggio 2019, interesseranno in una prima fase il prospetto esterno dell’edificio.
  • Nuove linee per «Binari senza Tempo»: grazie all’approvazione della legge 128/2017 sono state individuate cinque nuove linee da riaprire, la Civitavecchia‐Orte, la Castelvetrano‐Porto Palo di Menfi, la Alcantara‐Randazzo, la Fano‐Urbino e la Noto‐Pachino.

Passione e competenza al servizio della Fondazione

Ex ferrovieri e appassionati dei giganti di ferro: sono le donne e gli uomini delle associazioni convenzionate con la Fondazione FS che contribuiscono a rendere possibili gli straordinari viaggi nel tempo sui treni storici.

I treni storici

Il parco dei rotabili storici è composto da oltre 400 esemplari tra locomotive a vapore, automotrici e carrozze: provengono da diversi periodi storici, dalla gemella della Bayard – che percorse la prima linea italiana da Napoli a Portici agli elettrotreni Arlecchino e Settebello degli anni ’50.

Alcuni dei nostri treni

  • SEBINO EXPRESS
  • TRENO NATURA IN TOSCANA
  • SANNIO EXPRESS
  • ARCHEOTRENO CAMPANIA
  • PIETRARSA EXPRESS
  • REGGIA EXPRESS
  • IRPINIA EXPRESS

Binari senza tempo

Anche le linee sospese sono parte dell’offerta turistica della Fondazione. Con il progetto “Binari senza Tempo” dieci linee ferrate non più funzionali al trasporto commerciale regolare sono state recuperate e dedicate al turismo lento e sostenibile, diventando mete ideali per i viaggi in treno storico.

Musei e siti

I musei e i siti manutentivi della Fondazione sono luoghi di conoscenza e, insieme, di attività. Il Museo di Pietrarsa (NA), il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio e i DORS di Pistoia, La Spezia Migliarina e Milano sono esempi di archeologia industriale ospitati in strutture storiche, ma allo stesso tempo sono luoghi moderni dove si conservano e riparano i rotabili e dove si può conoscere meglio il mondo delle ferrovie anche con esperienze immersive.

Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale della Fondazione:

https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it.html